
Nonostante la spinta proveniente dalle istituzioni internazionali ed europee verso il riconoscimento delle lingue dei segni negli ordinamenti interni, l’Italia si è attivata in questo senso solamente poco tempo fa, durante l’emergenza pandemica da Covid-19. Più nello specifico, ciò è avvenuto tramite il decreto-legge n. 41/2021, cd. decreto sostegni, convertito con modificazioni nella legge n. 69/2021. L’articolo 34-ter del decreto sostegni, approvato durante l’esame al Senato, prevede infatti norme a favore della promozione e del riconoscimento della lingua dei segni italiana (LIS) e della lingua dei segni italiana tattile (LIST). Lo scopo, come esplicitato al paragrafo 1, è quello di dare attuazione alle disposizioni costituzionali sui diritti inviolabili dell’uomo e sull’eguaglianza sostanziale (articoli 2 e 3), all’obiettivo di inserimento sociale e professionale e all’autonomia delle persone disabili di cui all’art. 26 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea e a quanto disposto dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, redatta nel dicembre 2006 e ratificata dall’Italia con legge n. 18 del 2009.Llegeix més »